Postfazione di Eraldo Di Vita
- Vento e Vele -
Boffoli-Cabas: il concetto della "conoscenza"
La radice comune di Boffoli e Cabas mi sembra questa: la poesia e la grafica sono nuovamente scese in strada, si sono fatte pop, spoglie ed essenziali come sempre; sono state piegate alle esigenze materiali nel mentre che queste diventavano sostanza poetica e letteratura.
Questa volta i due artisti dedicano il loro lavoro al "viandante" Ambrogio Fogar (novello Ulisse) e lo fanno con sapienza, con cadenza ed espressivitā nuove, coniugando la cultura giovanile tradizionale (quella romantica-liceale) con la necessitā di esprimere volontā di lotta, di spazio e di tempo.
"Vento e Vele" (Testi di Boffoli e grafica di Cabas) sembra essere una "canzone", dove testo e musica sono il mezzo di comunicazione nell'aggregazione di un sistema culturale di massa (Se le onde del mare potessero parlare), un viaggio interminabile "del pensiero e dell'universale memoria".
Cabas, come sempre, crea la "musica" per i testi di Boffoli, su un pentagramma dove le note si trasformano in vele, onde, gabbiani e sole.
I due artisti, naturalmente, interagiscono dentro un itinerario che č circolare e senza soluzioni di continuitā.
Le circolaritā del rapporto tra cultura da una parte, valori e comportamenti dall'altra, fanno di questo progetto un evento di originalitā artistica, capace di condensare in poche frasi e altrettanti disegni, il concetto universale della "conoscenza".
Eraldo Di Vita