Vento e Vele

Illustrazioni di P.A. Cabas,
testi di Fedele Boffoli
(dedicata ad Ambrogio Fogar)





Se le onde


del mare potessero parlare

rivelerebbero


forse

che loro


sospingono l'uomo,

nel viaggio


della vita,

aiutandolo


con vento e vele,

verso


i lidi incantati

del pensiero


e dell'universale memoria

dove ogni

esterno guardare

č arte del ritrovarsi


dentro.

FEDELE BOFFOLI 


Postfazione di Eraldo Di Vita
- Vento e Vele -
Boffoli-Cabas: il concetto della "conoscenza"
La radice comune di Boffoli e Cabas mi sembra questa: la poesia e la grafica sono nuovamente scese in strada, si sono fatte pop, spoglie ed essenziali come sempre; sono state piegate alle esigenze materiali nel mentre che queste diventavano sostanza poetica e letteratura.
Questa volta i due artisti dedicano il loro lavoro al "viandante" Ambrogio Fogar (novello Ulisse) e lo fanno con sapienza, con cadenza ed espressivitā nuove, coniugando la cultura giovanile tradizionale (quella romantica-liceale) con la necessitā di esprimere volontā di lotta, di spazio e di tempo.
"Vento e Vele" (Testi di Boffoli e grafica di Cabas) sembra essere una "canzone", dove testo e musica sono il mezzo di comunicazione nell'aggregazione di un sistema culturale di massa (Se le onde del mare potessero parlare), un viaggio interminabile "del pensiero e dell'universale memoria".
Cabas, come sempre, crea la "musica" per i testi di Boffoli, su un pentagramma dove le note si trasformano in vele, onde, gabbiani e sole.
I due artisti, naturalmente, interagiscono dentro un itinerario che č circolare e senza soluzioni di continuitā. Le circolaritā del rapporto tra cultura da una parte, valori e comportamenti dall'altra, fanno di questo progetto un evento di originalitā artistica, capace di condensare in poche frasi e altrettanti disegni, il concetto universale della "conoscenza".

Eraldo Di Vita